19 APRILE 2011

Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-Controllo di sé (riflettere sul proprio comportamento)
-denominazione (étiquetage)




Maestra: Oggi vorremmo proporvi un argomento che abbiamo, in parte, già affrontato. Cosa sarà questa cosa che avete già sperimentato in varie occasioni…anche con Camilla e di Dimitri….
  • Leo: lo spirito di gruppo per caso?
  • Erika: ….nel gioco della sedia vuota?
Maestra: la cosa nuova su cui oggi ci concentreremo è lo spirito di gruppo, che vogliamo definire ancora meglio. Nel gioco della sedia vuota cosa vi serve?

  • Matteo S: che se ci vanno tutti si sbaglia, se ci va uno solo che è lontano, allora è più facile. Basta che non si avvicini il pinguino
  • Jonathan: chi sarebbe il pinguino
Maestra: o Dimitri o Camilla
  • Sebastian: oggi non vengono Camilla  e Dimitri
Maestra: e allora perché parliamo di loro e del gioco della sedia vuota
  • Leo:… la determinazione per vincere?

Maestra: ci sei andato più vicino con lo spirito di gruppo
  • Federico: Ma cos’è?!
  • Leo: è quando stai insieme ai tuoi amici
  • Erika: con la squadre
  • Leo: senza lo spirito di gruppo non si può giocare
  • Marzia: ma a cosa serve lo spirito di gruppo?
  • Sebastiam: serve, tipo se vuoi fare un gioco e non usi lo spirito di gruppo rischi di perdere. Lavorare insieme
  • Marzia: e impegnarci
Maestra: ma per fare tutti lo stesso lavoro?
  • Coro: nooooooooooo
  • Marzia: aiutarci
Maestra: e collaborare. Collaborare vuol dire aiutarci, consultarci….
Pensate la gioco della corda. Quella  lunga per saltare. Cosa bisogna fare?
  • Erika: la reggono uno di qua, uno di là, e quello nel mezzo salta
  • Sebastian: i due che reggono la corda fanno le montagne


Maestra: sono tre i bambini vero? Cosa fanno nello stesso momento?
  • Marzia: giocano
  • Erika: e si divertono
Maestra: e collaborano?
  • Marzia:  uno dice “io tengo la corda” uno dice  “io salto”…è questo collaborare
Maestra: ti devi mettere d’accordo da che parte girare?
  • Matteo S: sì, sennò casca
  • Leo: se uno va così e l’altro va cosà la corda si ferma. Se uno va in senso orario e l’altro in senso antiorario il bambino che è a mezz’aria casca perché la corda si ferma
Maestra: quindi i bambini che tengono la corda devono…
  • collaborare
Maestra: si aiutano?
Maestra: e nello stesso momento…mentre giocano, collaborano, si divertono…fanno la stessa esperienza, quindi condividono…. che cosa?
  • Marzia: il gioco
  • Elena: ma quei bambini che vogliono girare uno da una parte e uno dall’altra, perché non dicono “fermati”, se se ne accorgono, gli dicono “fermati, non saltare”
  • Erika: hanno deciso le regole prima di giocare
Maestra: è meglio mettersi d’accordo prima, se però te ne accorgi dopo è importante che…
  • Elena: …tu lo dica!


Maestra: siete d’accordo che questi bambini condividono la stessa esperienza? Cosa vuol dire condividere?
  • Sebastian: vuol dire che lo dividono, sennò non di diverte nessuno
  • Marzia: condividere vuol dire collaborare per il gioco
  • Matteo F:  condividere il gioco vuol dire fare …non ho le parole…
  • Erika: condividere vuol dire  decidere dove andare, di qua  e di là
Maestra: pensiamo ora alla corda singola, quella che si usa per conto proprio. Facciamo che vogliamo divertirci a saltare con la corda ma ne abbiamo una sola, di quelle corte
  • Sebastian: si fa uno alla volta
  • Matteo F: eh….. ma se litigano?!?
  • Sebastian: viene un adulto e li calma
  • Matteo F: per calmarli! Non si possono calmare da soli  bimbi se sono tutti arrabbiati
  • Federico: prima salta uno, poi l’altro, poi l’altro…
  • Gabriele M: e tutto finisce bene
Maestra: Federico ha detto che la corda la usa prima uno, poi l’altro….
  • Federico: nell’ordine, se è arrivato prima lui lo fa prima lui….
Maestra: ma se siamo tutti qui?
  • Federico: qualcuno non lo farà oggi, lo farà anche domani
Maestra: come pensi di fare? Tutti insieme, a spintoni…?
  • Leo: e poi qualcuno si fa male!!!
  • Federico: allora lo fa uno solo e gli altri aspettano
  • Leo: e io poi si  annoiano!
  • Erika: ne  compri una a ciascun bimbo
Maestra: siamo poveri. Abbiamo una corda sola e vogliamo saltare tutti, come possiamo fare?
  • Marzia: lo fanno uno per volta
  • Federico: nell’ordine
  • Gabriele M: uno va, finisce, uno va finisce…
  • Erika: fino a 10 salti, e poi quell’altro
  • Federico: è pochino 10 salti!
  • Leo: ne può fare anche 1200!
Maestra: e gli altri poi quanto aspettano?!?
  • Sebastian: il numero di salti deve essere uguale
  • Matteo F: uno si diverte di più, uno di meno
Maestra: Andrea, cosa viene condiviso in questo gioco dove abbiamo detto di saltare uno alla volta facendo sempre lo stesso numero di salti così tutti si divertono allo stesso modo?
  • Andrea: la corda
Maestra: tutti d’accordo?
  • Coro: sììììììììììì
Maestra: questa soluzione è quella ottimale?
  • Matteo F: cosa vuol dire?
Maestra: la migliore.
  • Matteo S: dobbiamo decidere il numero. Si fa 10 pari.
  • Sebastian: non va deciso così! Prima di tutto si deve stare calmi. Poi decidere
  • Federico: uno decide!
  • Matteo S: 10 bastano
Maestra: come è meglio fare per decidere quanti salti ogni bambini dovrà fare?
  • Federico: uno li decide e lo dice a tutti
Maestra: te 2 , te 3….
  • Matteo S: sono pochissimi
  • Marzia: secondo me stanno bene 10
Maestra: se io dico che oggi ogni bambino farà solo 2 salti…?
  • Coro: nooooooooooooooooooo
  • Matteo S: no, devono fare le votazioni e decidere il numero
  • Federico: uno deve decidere per tutti!
Maestra: cosa vuol dire?
  • Matteo S: dobbiamo essere d’accordo, non deve decidere uno solo, sennò non si divertono gli altri, si diverte solo chi l’ha deciso.
Maestra: uno è poco, 10 è tanto, ci dobbiamo decidere….
  • Federico: ma quando vado dal mi’ nonno decido io il gioco
  • Sebastian: ma perché te sei piccolo e i grandi fanno i favori
  • Matteo S: Matteo F:  perché i nonni...
  • Sebastian: perché sono dolci
  • Marzia: sono gentili
  • Leo: sì!!!!!!!!!! ora i genitori sono cattivi e ‘gnoranti!!
  • Sebastian: ma se ci brontolano!
  • Leo: ti brontolano perchè l’hai combinata grossa
Maestra: Proviamo a decidere, tutti d’accordo, quanti salti potrebbe fare ognuno
  • Matteo S: facciamo le votazioni
  • Sebastian: 12
  • Matteo S: no, 20
Maestra: io propongo 15
  • Matteo S: vo-ta-zio-ni    vo-ta-zio-ni!
  • Marzia: uno dice “voglio giocare al gioco della corda” e lui dice “facciamo 10 salti” e se….
  • Federico: io di più, 50
Maestra: ma se ti tocca per ultimo devi aspettare tantissimo
  • Federico: ma io vado a giocare a un altro gioco
Maesrta: questo vuol, dire condividere?
  • Coro: noooooooooooo
  • Marzia: ENNE-O!
  • Erika: se giochiamo a un gioco bisogna giocare a quel gioco, non che uno va a farne un altro
  • Jonathan: se a uno un gioco non gli piace va a fare delle operazioni
Maestra: questo vuol dire collaborare?
  • Jonathan: no, questa è una punizione
Maestra: nel gioco, a casa, a scuola, vi è capitato mai che qualcuno non ha voluto condividere qualcosa con voi? e come vi siete sentiti?
  • Gabriele M: io non condivido le cose con il mio babbo
  • Leo: perché?
  • Gabriele M: perché ogni giorno va a comprare le sigarette al bar e non ha mai tempo
  • Leo: a me succede delle volte che mia sorella non  mi presta delle cose neanche quando gliele chiedo….e quando non gliele chiedo me le dà!
  • Matteo F: io non  condivido le mie cose con mio fratello piccolino. Una cosa è mia, il mio cappello…e mio fratello dice “questo è mio”. E il mio fratellino non vuole condividerle con me
  • Marzia: è la stessa cosa con mia sorella, col Nintendo,  lei mi dice “è mio”, e io le dico “ma te hai la PSP!”
  • Matteo S: non è che si regala!
  • Federico: tante volte io invito una mia amica, io le chiedo di prestarmi dei giocattoli e lei non me li presta, ma quando lei me li chiede io glieli presto…. ma lei me li ridà rotti
  • Andrea: io non presto le mie cose a mia sorella perché  me le rompe subito e poi non le guarda più, allora il mio babbo le deve sempre aggiustare
  • Erika: io invece con le mie due sorelline presto tutte le cose e loro invece non me le prestano
  • Matteo S: perché non capiscono il prestito, quando saranno grandi lo capiranno!
  • Jonathan: io ho una sorella e le presto sempre il Nintendo 3D. Io le presto le cose e  me le rompe subito e io dico “ora basta non te le presto più!”
  • Erika: …..Noemi però a volte me le presta le cose.

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