24 NOVEMBRE 2009

Controllo di sé - lezione 3
Funzioni cognitive:
-concetto di regola
-pensiero ipotetico
-rapportare le  esperienze del passato a quelle del presente (connessoe temporale)


GRUPPO A

  •  oggi che gioco facciamo?
Maestra: bella questa domanda…vediamo se qualcuno riesce a concentrarsi e capire perché è una bella domanda

17 NOVEMBRE 2009

Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-controllo di sé in risposta a stimoli esterni
-denominazione (velocità e azioni)



GRUPPO A
MAESTRA: NOI MAESTRE, QUANDO FACCIAMO QUESTE ATTIVITÀ, ABBIAMO SEMPRE IN MENTE UN OBIETTIVO. L’OBIETTIVO DI QUESTA ATTIVITÀ, CHE DURERÀ MEZZ’ORA, È DI IMPARARE A CONTROLLARE QUELLO CHE FACCIAMO.

10 NOVEMBRE 2009 - MARTEDI'

Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-rapportare le  esperienze del presente a quelle dl passto
-conformarsi a un modello (imitazione di gesti)
-precisione ed esattezza nell ricezione delle informazioni



GRUPPO A


MAESTRA: oggi è la prima volta e devo spiegarvi quello che faremo ogni martedì. Faremo ogni volta un giochino diverso, e poi ci sarà un momento per discutere quello che è successo. Qualcosa forse non è andata come volevamo e magari vogliamo migliorare questi momenti. Allora cominciamo con il gioco?
  • Tutti : sììì!!!

COSA E' IL PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE

Imparare ad imparare - Nota delle insegnanti

Le insegnanti Maria Pia Daini e Anna Arrighi che conducono il laboratorio "pensiAMO pensiAMO, avendo partecipato ad un corso di formazione sul metodo Feuerstein, hanno conseguito nel luglio 2002 il diploma e l'autorizzazione ad utilizzare gli strumenti del Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) di livello 1 e 2 .

Al laboratorio, che si svolge una volta alla settimana ed ha la durata di circa 45 minuti, partecipa l'intero gruppo classe; un'insegnante svolge la funzione di mediatore, un'insegnante prende nota di quanto viene detto.

Cos'è il Programma di Arricchimento Strumentale
Il Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) è un programma di educazione cognitiva elaborato dal prof. Reuven Feuerstein, allievo di Piaget.

I materiali del PAS sono organizzati in eserciziari detti "Strumenti ", che propongono esercizi carta-matita focalizzati su specifiche aree cognitive.

Risolvere gli esercizi del PAS non è mai una questione di apprendimento meccanico o la semplice riproduzione di un'abilità appresa.

Il PAS rinforza sistematicamente le funzioni cognitive che mettono in grado gli alunni di definire problemi, operare connessioni e cogliere relazioni, motivare se stessi e migliorare il proprio metodo di lavoro: in altre parole di pensare in modo efficace.

Deliberatamente privi di specifici riferimenti a materie scolastiche, gli esercizi sono trasferibili a tutte le situazioni di vita.

In questo percorso l'insegnante svolge la funzione di mediatore: non dà risposte, ma indirizza ed orienta sull’analisi dei processi di pensiero messi in atto durante la soluzione di un problema.

Obiettivi

correggere le funzioni cognitive carenti
formare corrette abitudini cognitive
sviluppare concetti, strategie e operazioni mentali
produrre motivazione intrinseca
promuovere la capacità di introspezione e il pensiero riflessivo
trasformare l’individuo da passivo ricettore in attivo produttore di informazioni

COSA E' IL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE COGNITIVA

Le insegnanti Maria Pia Daini e Anna Arrighi , che conducono questo programma metacognitivo, hanno partecipato nel 2002 ad uno specifico corso di formazione su Bright Start, il Programma di Educazione Cognitiva (P.E.C) di C. Haywood.

COS'E' IL P.E.C?
E' un programma di educazione cognitiva rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e del primo biennio delle elementari.

Attraverso attività di gioco, che richiedono un intenso scambio con i compagni, gli obiettivi principali che si intende promuovere sono:
- potenziare lo sviluppo di abilità cognitive e metacognitive
- promuovere lo sviluppo di abilità sociali, come l’autocontrollo, la responsabilità, la condivisione;
- potenziare le abilità motorie, verbali, uditive che sono essenziali per la scolarizzazione successiva;
- strutturare l’apprendimento attraverso attività focalizzate sul pensiero;
- mettere in relazione gli apprendimenti scolastici con le attività quotidiane;
- far interagire i bambini fra di loro;
- rinforzare la motivazione intrinseca all’apprendimento.


QUANDO E COME SI SVOLGONO LE ATTIVITA'  "pensiAMO pensiAMO"?
Queste attività si svolgono una volta alla settimana:
-In classe 1° gli alunni vengono divisi in due gruppi di dieci bambini ciascuno. Ogni gruppo lavora per circa 30 minuti mentre l'altro gruppo, in attesa del suo turno, rimane in classe svolgendo attività diverse.
-In classe 2° le attività "PensiAMO PensiAMO" si svolgono per l'intero gruppo classe. Il laboratorio ha la durata di 1h.
L'insegnante svolge la funzione di mediatore.

IN COSA CONSISTE L'INSEGNAMENTO MEDIATO?
Una delle funzioni importanti dello stile di insegnamento mediato è quella di aiutare i bambini a comprendere il significato generalizzato delle loro esperienze, dei loro nuovi apprendimenti e delle relazioni tra le cose. In altri termini l’attenzione viene focalizzata su “come si apprende” e i bambini vengono portati a generalizzare i processi cui hanno fatto ricorso per risolvere i vari problemi affrontati.


L'insegnante mediatore:
  • pone domande orientate sul processo, più che sul contenuto dell’informazione, perché il modo di trovare la soluzione è importante almeno quanto la soluzione stessa;
  • accetta il più possibile le risposte dei bambini, ma a partire da queste risposte cerca di spingerli ad una riflessione più ampia. Per far questo utilizzano espressioni del tipo: "Ci sono altri modi per risolvere questo problema?";
  • discute le risposte dei bambini, chiedendo loro di spiegarle e di giustificarle. Per esempio, dice spesso "Sì, è giusto, ma come fai a saperlo?" oppure "Facendo in questo modo, che cosa potrebbe non essere giusto?". Le risposte corrette vengono così discusse allo stesso modo di quelle sbagliate;
  • chiede ai bambini di generalizzare a partire da una successione di esempi, di oggetti o di fatti;
  • insegna anche il valore e l'utilizzo delle regole (in senso generale, non soltanto intese come "regole di condotta");
  • aiuta i bambini a migliorare i loro processi di pensiero a livello metacognitivo, questo vuol dire che cerca di portare i bambini a prendere coscienza dei propri processi di pensiero: chiede di pensare al modo in cui fanno le cose, cioè di riflettere e di analizzare i processi e le strategie che impiegano.